Virginie
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Posté le : Dim 04 Nov 2018, 21:36:25 Sujet du message: Bibliothèque de San Francesco della Vigna |
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Elle vient d'ouvrir grâce aux moines et à leur travail ! Fra Rino est à l'initiative de ce projet mis en route dans les années 90. 30000 volumes sont déjà accessibles.
Pour en savoir plus : https://www.bibliotecasanfrancescodellavigna.it/
"Rino Sgarbossa è un frate dei Francescani Minori ed è il direttore della Biblioteca di San Francesco della Vigna. Un piccolo gioiello di biblioteca che con mille sforzi i frati del convento sono riusciti ad aprire al pubblico e a inserirla nel circuito nazionale delle biblioteche. Fra Rino è arrivato qui nei primi anni Novanta e il primo libro dell'allora biblioteca lo ha preso in mano nel 1993. Da allora, insieme agli altri frati, non si è più fermato. Dividendosi tra l'insegnamento l'attività del convento è riuscito piano piano a trasformare stanze, celle e corridoi in un dedalo di scaffali, moderni e automatizzati, di libri antichi e preziosi. E il tutto pagato dai frati. Spiega: «Questa è una biblioteca Matrioska, al suo interno contiene altre piccole biblioteche. Infatti sono stati portati qui tutti i libri che prima erano ospitati in altri conventi del Veneto. Abbiamo voluto però che mantenessero la loro identità di provenienza e non sono stati mischiati tra loro - racconta Fra Rino -. È stato un impegno notevole, poi, ad arrivare ad avere due bibliotecarie specializzate e quindi garantire l'apertura al pubblico e di conseguenza non solo a chi studia all'Istituto di Studi Ecumenici».
Qui una delle parole d'ordine è "dialogo". Dialogo tra le chiese cristiane e dialogo intereligioso. E molti dei libri ospitati nella biblioteca trattano di questo argomento. L'attuale patrimonio librario consiste di un fondo antico composto di circa 30.000 volumi tra corali, manoscritti, incunaboli, cinquecentine, libri dei secoli XVII, XVIII, e di un fondo moderno di circa 110.000 opere. Ricorda Fra Rino: «L'impegno è continuo anche perché molti dei libri sono ancora da restaurare. Ci vogliono tanti soldi. Noi facciamo quel che possiamo. Poi c'è sempre la provvidenza». |
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