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Surveiller les rii internes de Venise

 
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Pietro



Inscrit le : 15 Sept 2006
Messages: 307
Localisation : Venezia

Message Posté le : Lun 14 Jan 2008, 01:04:36    Sujet du message: Surveiller les rii internes de Venise Répondre en citant

Enfin une bonne nouvelle contre le fameux moto ondoso: la mairie envisagerait d'obliger toutes les bateaux à changer leur plaque d'immatriculation actuelle contre un transpondeur électronique dixit le Gazzettino d'hier 13/01/2008 (je ne vois pas pourquoi les changer mais on peut mettre en plus un transpondeur et le rendre obligatoire).

Les canaux internes de Venise - les rii - seraient équipés de bornes pour détecter le passage des embarcations et calculer la vitesse moyenne ainsi que leur itinéraire - et les contre-sens interdits et autres violations commis par le pilote.

En bas de chez moi, i.e. à 4 m de mon oreiller j'ai des "amis" de la ville qui passent à 15-20 km/h - à la limite de se mettre à planer - alors que la vitesse est limitée à 5km/h. De temps en temps j'en entends aussi quelques chocs contre les murs.

Alors je vois ça comme une initiative intéressante - mieux vaut tard que jamais - bien que Michele Vianello - le maire-adjoint - dit que de toute façon on pourra seulement surveiller sans mettre d'amende (alors à quoi bon puisqu'il suffit de regarder d'un pont dans la journée pour voir que peu de gens respectent les limites...).




Citation:



Moto ondoso, sentinelle elettroniche anche nei rii
Non ci sarà solamente il sistema Argos in Canal Grande. Il Comune vuole anche controllare le vie d’acqua interne

Se il 2007 è stato l'anno delle telecamere intelligenti di Argos e del "grande fratello" lungo il canal Grande, il 2008 potrebbe sancire l'estensione del controllo della navigazione ai rii interni . Lo spiega il vicesindaco e assessore all'automazione Michele Vianello, annunciando l'arrivo a Venezia di un'altra tecnologia: Rfid ovvero Radio Frequency identification, identificazione a radiofrequenza.
«Nei canali più stretti il sistema Argos sarebbe inutilizzabile - commenta Vianello - mentre si sono affacciate sul mercato nuove tecnologie più adeguate. È il caso dell'Rfid, che fino a non molto tempo fa era utilizzabile per poche decine di centimetri. Oggi la portata è di qualche metro ed è sufficiente ai nostri scopi».

A dire il vero, la tecnologia Rfid esiste da tempo. La vediamo in azione nei telepass autostradali e negli skipass in montagna e tra poco anche sui nuovi abbonamenti e biglietti Imob dell'Actv. In parole povere, si tratta del riconoscimento a distanza di oggetti (in questo caso, di imbarcazioni) attraverso una sorta di "etichette" che vengono riconosciute da dispositivi fissati sulle sponde dei canali.

«Si tratta - spiega il vicesindaco - di sostituire tutte le targhe in dotazione alle barche a motore con targhe speciali dotate di un chip denominato "tag". In questo bollino sono registrate le caratteristiche dell'imbarcazione e i dati del proprietario e tutto ciò viene rilevato ogni volta che una barca entra in un canale controllato. Le applicazioni sono molteplici. Basta il passaggio davanti a due o tre trasmettitori per rilevare la velocità media, ad esempio, ma probabilmente l'utilizzo più interessante sarà il controllo del rispetto dei divieti di transito».

Attualmente i rii di Venezia sono aperti non a tutte le imbarcazioni. Nella maggior parte dei casi esistono limitazioni alla larghezza, con diverse misure. Come si può vedere nella piccola fotografia qui sopra, questi limiti vengono rispettati solo di rado, tanto che grosse barche da trasporto entrano in rii strettissimi danneggiando le rive e anche le piccole imbarcazioni che vi sono ormeggiate. Ma ci sono anche i cosiddetti "rii blu" riservati esclusivamente alle barche a remi che vengono spesso percorsi da mezzi a motore. Ci sono limitazioni anche per le barche di ferro e ci sono anche barche che non rispettano i sensi unici.

«Inoltre ci sarebbe la possibilità - conclude Vianello, precisando che la tecnologia potrebbe essere disponibile e montata entro l'anno prossimo - di verificare il rispetto delle fasce orarie stabilito dalle ordinanze per le barche da trasporto conto terzi e conto proprio nonché di taxi e noleggio con conducente. Qualsiasi intrusione o infrazione verrebbe rilevata in tempo reale e per i vigili sarebbe uno strumento ausiliario molto importante. Certo, così non si può multare nessuno, ma ci consente di conoscere in ogni istante se e quali infrazioni al traffico vengono commesse. Solo il fatto di sapere di essere controllati in ogni momento credo sia un bel deterrente. Non so se mi spiego».

Sul canal Grande, l'effetto "spauracchio" delle telecamere si è visto perché le infrazioni rilevate dalla sala operativa della polizia municipale sarebbero diminuite fino ad raggiungere un livello fisiologico, più giù del quale sarebbe davvero difficile andare.

Michele Fullin

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