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Dépollution d'un morceau de barema

 
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Pietro



Inscrit le : 15 Sept 2006
Messages: 307
Localisation : Venezia

Message Posté le : Mer 06 Juin 2007, 23:47:56    Sujet du message: Dépollution d'un morceau de barema Répondre en citant

Ci-joint un article du Gazzettino sur comment le Consorzio Venezia Nuova avec la complicité du Magistrato Alle Acque s'en fout plein les poches tout en s'apprétant à dépouiller un malheureux petit vieux. :( :(

Il s'agit de la dépollution d'un ancien club de ball-trap contaminé superficiellement aux petits plombs. Cou^t du projet chiffré à +13M€ pour 6 ha, i.e. plus du double à l'hectare de ce qui est prévu pour la zone industrielle de Marghera. Sans qu'il y ait d'ailleurs péril en la demeure - les petits plombs étant pluto^t insolubles. Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Etude universitaire à l'appui.

Ceci-dit c'est une excellente affaire pour le Consorzio, en l'occurence M. Baita propriétaire des Fratelli Mantovani, naguère inculpé pour corruption à la grande époque de Mani Pulite mais maintenant devenu un parfait honnéte homme comme le mentor du Topaze de Pagnol. Laughing Laughing Razz Razz Razz Razz

Inutile de dire qu'avec des amis nous sommes montés au créneau pour essayer vainement de contraster ce vol.

Le pire est que Cacciari tombe des nues devant cette gabegie ... Cool Cool Cool Cool . Nous espérons maintenant qu'il va se fa^cher. Rolling Eyes

Quand à la dépollution de la zone industrielle de Marghera, un responsable du projet pour l'ENI m'a dit qu'avec un peu de chance ce serait dans 10 ans si pas de problème.... Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing

Citation:

Martedì, 5 Giugno 2007




Il Magistrato alle Acque interviene in laguna a Campalto, su incarico del Comune, per bonificare il terreno
Pallini di piombo come diamanti
Il proprietario di una parte dell’area rischia di perdere anche la casa e ha deciso di opporsi

Mestre
Pallini di piombo sono, ma sembra valgano come diamanti. Almeno a giudicare dal costo dell'operazione di bonifica: 13 milioni e mezzo di euro, Iva compresa, per un'area barenosa di circa 6 ettari e mezzo a Campalto. Facendo un raffronto con le indicazioni del Master Plan sulle bonifiche di Porto Marghera - quello approntato dai tecnici di Regione, Provincia e Comune, assieme a Industriali e ministero dell'Ambiente - l'operazione in questione costa il 60\% in più di quanto previsto per ripulire uno dei punti più inquinati della zona industriale, terreni pieni di veleni di ogni tipo che arrivano anche a 3 metri di profondità. Ripulire un ettaro a Campalto costa 2 milioni e 16mila euro; mentre, in base alla tabella 83.2 del Master Plan, ripulire un ettaro inquinatissimo a Porto Marghera costa 1 milione e 295mila euro.

La bonifica da 13 milioni e mezzo riguarda l'area dove cadevano i pallini di piombo sparati dagli appassionati di tiro a volo che fino a pochi anni fa frequentavano il campo dell'Astav Marco Polo (Astav sta per associazione sportiva tiro a volo), inaugurato nel 1960. Una volta chiuso, a fine anni Ottanta del secolo scorso, il Comune di Venezia ha commissionato la bonifica al Magistrato alle Acque, il quale a sua volta ha affidato il compito al Consorzio Venezia Nuova che ha dato l'appalto all'impresa Mantovani la quale eseguirà i lavori, com'è scritto nel cartello piantato a Campalto, a meno che non utilizzi un'altra ditta, naturalmente iscritta nella speciale categoria 9 dell'Albo dei gestori ambientali. Nel giro di due anni e mezzo Mantovani riporterà quel pezzo di barena agli splendori e alla pulizia di un tempo; e il signor Benito Serena probabilmente perderà casa e terra.

Cosa c'entra Benito Serena? C'entra eccome, ed è pure arrabbiato come un vulcano che sta per esplodere, perché si è visto piombare addosso una tegola più o meno da 2 milioni di euro che dovrà pagare se non vuole perdere le sue proprietà.

Caso unico nella laguna di Venezia, il signor Benito è infatti proprietario di un pezzo di barena che si estende per 2 chilometri e mezzo lungo l'argine dell'Osellino ed è "profonda" una ottantina di metri: in quello spazio ha la sua casa dove vive sin dal 1982 quando comprò l'area da un altro privato che, a sua volta, l'aveva ottenuta da una famiglia che l'ebbe in concessione in epoca napoleonica. Nel terreno di Benito Serena era attivo, fino a fine anni Ottanta, il campo di tiro al piattello, con un contratto di affitto stipulato con il precedente proprietario nel 1960.

Quando è stato scoperto l'inquinamento, causato dai milioni di pallini caduti in barena, ed è partita la procedura per la bonifica, Benito Serena si è ritrovato nella posizione di "soggetto interessato, non responsabile dell'inquinamento". La legge - il Decreto Legislativo 152 del 2006, che per le bonifiche riprende il Decreto Ministeriale 471 del 1999 - dice che se il responsabile dell'inquinamento di un'area (noto o non noto che sia) non provvede a bonificare, deve provvedere il proprietario; se non lo fa, l'amministrazione pubblica interviene e poi si rifà sul proprietario, anche vendendo l'area bonificata. Benito Serena possiede 8mila metri quadrati dei 6 ettari e mezzo inquinati dai pallini di piombo, e dovrebbe pagare il 15\% del totale del costo della bonifica. Deve pagare lui perché l'associazione del tiro a piattello è chiusa da un pezzo e la ditta che era stata incaricata di recuperare i pallini di piombo (Luanfarma di Napoli) è fallita poco dopo che l'Arpav e il Comune avevano scoperto che stava facendo più danni che pulizie: setacciava il terreno lasciando colare l'acqua inquinata che finiva in laguna.

Quando Benito Serena ha saputo che il conto per l'intera bonifica è di 13 milioni e mezzo di euro, ha fatto un mezzo coccolone ma, riavutosi dallo choc, si è detto che, prima di portargli via la casa, avrebbero dovuto passare sul suo corpo. Da quel momento ha cominciato a dar battaglia, scoprendo una miriade di incongruenze che ha già portato al Tar - ma il ricorso non è stato accolto perché il Tribunale ha giudicato che non vi siano motivi gravi e irreparabili - ma che intende portare in tutte le sedi possibili "fino a che qualcuno non si renderà conto che ripulire dai pallini questo pezzo di barena non può costare tutti quei soldi".

Benito Serena, infatti, sin dal primo momento si è dichiarato disponibile a pagare, e in proposito ha scritto anche una lettera al Comune. "Ma voglio pagare il dovuto, non un centesimo in più". Conoscendo bene il terreno sul quale si dovrà fare la bonifica, visto che ci abita, ha strabuzzato gli occhi quando ha visto che il Magistrato alle Acque farà eseguire scavi che andranno dai 60 centimetri fino ai 2 metri di profondità. "I pallini di piombo - si è detto tra sè e sè - sono in superficie, mi pare impossibile che siano andati così sotto". Non essendo un esperto, però, ha preso la sua convinzione e ha contattato esperti di bonifiche e di terreni, oltre che ditte specializzate a livello internazionale, e ha cominciato a raccogliere elementi. All'inizio non è stato facile perché ha chiesto al Magistrato alle Acque copia del progetto del Consorzio Venezia Nuova, ma i dati economici non glieli hanno forniti perché riservati. Per fortuna che sono depositati anche in Comune, che ha commissionato la bonifica, e quindi alla fine Serena è riuscito ad avere un quadro pressoché completo della questione. Ha analizzato i conti e ha concluso che la bonifica dovrebbe costare meno della metà dei 13 milioni di euro preventivati.

Martedì, 5 Giugno 2007





Mestre
(e.t.) Piantare qualche robinia e qualche pioppo ...


Mestre
(e.t.) Piantare qualche robinia e qualche pioppo costerà 90mila euro. È probabilmente da questo dato che è partito il signor Benito Serena. "90mila euro per sostituire 30 acacie, o garzìe, che si trovano ovunque si giri lo sguardo, sono un'enormità".

Altro esempio del progetto per la bonifica dell'area dove sorgeva il tiro al piattello di Campalto : "Per costruire le strade di penetrazione che permetteranno ai camion e agli altri mezzi da lavoro di arrivare fino ai limiti dell'area inquinata in mezzo alla laguna, oltre a togliere le 30 robinie, asporteranno terreno buono e lo porteranno in discarica; poi porteranno sul posto una valanga di ghiaia; alla fine del cantiere prenderanno la ghiaia e la porteranno in discarica; e ricopriranno le strade con terreno nuovo acquistato apposta". È solo una delle incongruenze che il signor Benito Serena, con i suoi esperti, è convinto di aver trovato nel progetto del Consorzio Venezia Nuova, incongruenze che spiegherebbero come il costo di questa operazione sia più del doppio di quanto previsto per ripulire un'area inquinatissima di Porto Marghera. Cosa c'è di strano in questo esempio?

"Cosa serve asportare terra buona e mandarla in discarica, e poi acquistarne di nuova per ricoprire lo scavo? Non bastava asportare la terra e metterla da parte, per poi rimetterla al suo posto? Oppure intervenire senza togliere la terra e sistemare del geotessuto dove passeranno i mezzi pesanti?".

- Esempio numero 2. "Il progetto prevede di ricostituire e rimpiazzare il materiale inquinato con fango di dragaggio compatibile con l'area lagunare di Campalto. Nel computo metrico estimativo si prevede di acquistare 16mila metri cubi di terreno al costo di un terreno vegetale, ossia 11,5 euro al metro cubo a cui sono aggiunti altri sovrapprezzi che fanno aumentare ancor più il costo. Non sarebbe sufficiente portare fanghi scavati da qualche altra parte in laguna, con le stesse caratteristiche, spendendo infinitamente meno?".

- Esempio numero 3. Quando è stato scoperto l'inquinamento, si è provveduto a mettere l'area in sicurezza per impedire che venissero contaminate altre parti della laguna; per questo sono state piantate delle palancole
di ferro creando una barriera. "Il progetto del Consorzio Venezia Nuova prevede di togliere questo palancolato Larsen piantato tre anni fa e di mandarlo in discarica; dopodiché piantano nuove palancole identiche a quelle attuali. Che senso ha? Non sarà mica per il fatto che il camminamento per le ispezioni è all'interno e, invece, lo vogliono mettere all'esterno. Possono farlo benissimo anche con le palancole esistenti".

- Esempio numero 4. Il professor Guido Perin, docente di Ecotossicologia del dipartimento Scienze Ambientali dell'Università di Venezia, contattato dal signor Benito Serena, già lo scorso gennaio aveva trasmesso alcune osservazioni al Magistrato alle Acque: ragionando sulla carta, leggendo il progetto del Consorzio, sosteneva che sono state adottate modalità di caratterizzazione del sito che portano ad alterare i dati: in poche parole dove l'inquinamento non dovrebbe superare i 5 - 10 centimetri di profondità si prevede di scavare fino a 30 centimetri, e dove dovrebbe essere a 20 centimetri, si prevede di scavare fino a 60 centimetri. Tra marzo e aprile, poi, ha eseguito dei campioni e le relative analisi, sempre sul terreno del signor Serena e sugli stessi punti analizzati dal Magistrato alle Acque: le sue verifiche hanno confermato che l'inquinamento esiste, ma al massimo fino a 15 centimetri di profondità, non certo 60. Queste considerazioni e analisi riguardano solo il terreno di proprietà del privato, quindi il professor Perin non è entrato nel merito delle altre previsioni di progetto, per il resto dell'area, che arrivano anche a 2 metri di profondità.

- Esempio numero 5. Nell'area dove sorgeva il tiro a volo, spazio emerso non interessato direttamente dalla bonifica visto che i pallini sono caduti in laguna, il progetto prevede di installare un impianto di separazione per trattare i fanghi asportati e separare (appunto) la parte riutilizzabile da quella inquinata da inviare in discarica. "Perché trattano i fanghi che scavano se, poi, nel progetto prevedono di portare comunque tutto in discarica? Perché spendere questi soldi in più?". I dubbi su questo punto, però, non si fermano qui: "Nel progetto definitivo è scritto che non è opportuno utilizzare una tecnologia di "soil washing" perché il fango della barena è finissimo, ed è quindi impossibile riuscire a separare il buono dallo sporco. Nel progetto esecutivo, però, inseriscono questo trattamento, come mai?".

È scritto impianto di "separazione" non di "soil washing".

"È la stessa cosa, basta collegarsi a internet e cercare la definizione di "soil washing": si trova che è un impianto composto da una sfangatrice, un vaglio a doccia, un idrociclone, un impianto di chiarificazione e spessimento delle acque, una filtropressa. Esattamente quel che è previsto nel progetto del Consorzio con un costo di 140 euro per ogni tonnellata di materiale trattato. Io ho inviato le specifiche del progetto ad alcune ditte specializzate per farmi fare un preventivo: la Veolia, multinazionale francese leader mondiale, ci ha chiesto 65 euro a tonnellata".




Elisio Trevisan



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Barocco



Inscrit le : 17 Avr 2005
Messages: 12949
Localisation : Lessines-Belgique

Message Posté le : Jeu 07 Juin 2007, 00:41:29    Sujet du message: Répondre en citant

l'occasion de remettre en mémoire cette aquarelle de notre ami Albert..ô.. :wink: :wink:
http://www.campiello-venise.com/atelier/ricordati_alberto.htm
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Martine



Inscrit le : 18 Sept 2006
Messages: 2572
Localisation : Hauts de seine

Message Posté le : Jeu 07 Juin 2007, 09:10:46    Sujet du message: Répondre en citant

C'est sympa de nous renvoyer de temps en temps vers l"ancien forum"...nous qui ne connaissons que le "nouveau"... :wink:
Comme on regrette de ne pas vous avoir connu plus tôt!!! :wink: Crying or Very sad
Magnifique, cette aquarelle, Albert(o)...et surtout sujet trés original!
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Barocco



Inscrit le : 17 Avr 2005
Messages: 12949
Localisation : Lessines-Belgique

Message Posté le : Jeu 07 Juin 2007, 09:15:19    Sujet du message: Répondre en citant

c'est bien pour cela que je le fais ..Martine.... :wink: :wink:

Citation:
Comme on regrette de ne pas vous avoir connu plus tôt!!!

mais non mais non...pas de regrets...tout va bene maintenant non????

pour les aquarelles...ben vas faire un tour là... :wink: :wink:
http://www.campiello-venise.com/atelier/atelier_du_campiello.htm

il y en a de bien belles..non seulement d'Alberto....mais d'autres talentueux campiellistes... :wink: :wink:
va d'ailleurs falloir réactiver la production... Rolling Eyes Rolling Eyes Laughing Laughing
suivez mon regard!!! Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing
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Martine



Inscrit le : 18 Sept 2006
Messages: 2572
Localisation : Hauts de seine

Message Posté le : Jeu 07 Juin 2007, 09:37:36    Sujet du message: Répondre en citant

Oui, oui...Barocco...tout va "bene" Laughing Laughing Laughing
Bien sûr...je connaissais l"Atelier du Campiello"...mais ma tête est une passoire! Crying or Very sad J'admire ceux d'entre vous qui sont "notre mémoire"! Laughing
Remarque...comme j'oublie beaucoup...c'est peut-être un avantage: quand on "revoit" quelque chose...c'est comme si c'était la 1ère fois... :wink:
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